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Generazione Framentu: risorse in fermento, persone al centro

Venerdì 21 marzo, presso una delle sale della biblioteca comunale destinata ad ospitare il percorso nei mesi a venire, ha preso il via Generazione Framentu. L’incontro è stato molto più di un semplice inizio: un momento vissuto, partecipato, sentito.

Un aperitivo a buffet, la musica scelta insieme e uno spazio libero da formalismi hanno contribuito a creare un’atmosfera calda e accogliente. I partecipanti si sono sentiti liberi di muoversi, esplorare e lasciarsi coinvolgere.

I pannelli tematici, che illustravano sia il percorso generale sia l’attività “Risorse in fermento”, sono stati esplorati con curiosità. Le possibili tematiche dei futuri laboratori di approfondimento, presentate in schede sintetiche, spaziavano dall’organizzazione di eventi alla ricerca di bandi e progettazione, dall’attivismo civico alle opportunità di mobilità europea, fino allo sviluppo locale e alla comunicazione. Ogni scheda poteva essere votata con bollini colorati, uno strumento semplice ma efficace che ha stimolato lo scambio di pareri e la conversazione.

I partecipanti hanno potuto esprimere le proprie preferenze e lasciato riflessioni personali, mentre i facilitatori raccoglievano domande e stimoli, chiarivano dubbi ed esploravano insieme le opportunità. Tra le priorità emerse, il desiderio di imparare a organizzare eventi e la necessità di acquisire competenze strategiche legate alla ricerca di finanziamenti, alla progettazione e alla gestione di un budget. È stato inoltre presentato per la prima volta il servizio di coaching, che accompagnerà il gruppo lungo il percorso, secondo modalità condivise.

Parallelamente, un’altra attività centrale dell’incontro è stata “La Generazione Framentu siamo noi”: attraverso schede da compilare con frasi-stimolo e scatti istantanei, ogni partecipante ha potuto lasciare una prima traccia di sé. Dopo un inizio timido, questo spazio si è trasformato in un momento giocoso e intenso, capace di restituire profili autentici, ricchi di sfumature tra vita quotidiana e immaginazione. Sono emersi anche i primi desideri e visioni legati agli eventi che i partecipanti potranno – e, grazie al percorso, sapranno – ideare e realizzare in autonomia.

Il gruppo di facilitatori è rimasto in ascolto e al servizio, lasciando emergere con naturalezza le dinamiche del gruppo. Diversi elementi hanno contribuito a creare un Generazione Framentu: risorse in fermento, persone al centro: lo spazio conviviale in un’area centrale della sala, che ha favorito l’incontro informale; i pannelli con schede scritte in modo semplice e accompagnate da esempi pratici, per stimolare la curiosità e rendere immediata la comprensione; l‘uso di regole chiare, visibili e accessibili, a orientare ogni fase. Anche la musica ha svolto un ruolo importante, diventando un canale di comunicazione tra facilitatori e partecipanti.

La presenza della macchina fotografica istantanea e la possibilità per ciascuno di compilare le schede personali nei modi e nei tempi preferiti, senza imposizioni, hanno rafforzato la libertà di espressione e il senso di fiducia. Il clima generale, curato con attenzione ma senza forzature, ha permesso ai partecipanti di sentirsi accolti. I facilitatori hanno accompagnato ogni fase con discrezione, stimolando, sostenendo e, soprattutto, ascoltando.

Alla fine, ci si è salutati con la voglia di rivedersi, una data già fissata – venerdì 4 aprile – e la promessa di creare un gruppo WhatsApp per garantire una comunicazione immediata e un ascolto costante.

È stato un inizio potente, vissuto con autenticità: i pannelli si sono animati di frasi, sorrisi in foto e desideri. E, a fine serata, la sorpresa: i partecipanti hanno danzato un ballo sardo, gesto spontaneo che ha fatto sentire tutti parte di un momento speciale.

La sensazione condivisa? Qualcosa di importante ha cominciato a muoversi. E al centro ci sono davvero loro: ragazzi e ragazze.

La sfida delle prossime settimane sarà mantenere l’entusiasmo iniziale, costruire fiducia attraverso un ascolto costante e garantire la buona riuscita delle attività previste. È auspicabile che il gruppo della Consulta Giovani di Ortueri si apra sempre più, coinvolgendo altri giovani del paese e dell’intero Mandrolisai. Generazione Framentu nasce infatti con l’intento di essere un luogo plurale, capace di accogliere visioni diverse e farle dialogare in un progetto comune.